26 Gennaio – Santi Timoteo e Tito – commento alla Liturgia (Video)

Questi due vescovi sono discepoli di San Paolo. Nelle lettere del Nuovo Testamento ne troviamo due indirizzate a loro con delle raccomandazioni per il loro ministero.

La prima lettura della liturgia del giorno contiene un invito rivolto a Timoteo ma valido per ogni cristiano di sempre: “Mi ricordo infatti della tua schietta fede … “ e ancora, “Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te…” e conclude: “Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro…”. Queste esortazioni diventano per noi un esame di coscienza per verificare la nostra fede e il cammino spirituale. A volte sembra che a causa delle vicende del mondo la nostra fede si sia stancata, assopita, quasi addormentata e si perde l’entusiasmo. Dovremmo chiedersi se il nostro essere cristiani non sia diventato qualcosa di troppo abitudinario per cui, le preghiere sono abitudine, l’eucarestia è diventata abitudine, tutto è diventato abitudine. Il cristiano deve essere un motore trainante, una vela sempre spiegata, deve essere contagioso con il suo amore, con la misericordia, con il bene. Quando poi un cristiano arriva a vergognarsi di definirsi tale vuol dire che si sta vivendo una doppia identità: cristiani in chiesa e poi fuori tutto il resto.

La liturgia di oggi ci dice che non solo abbiamo bisogno di cristiani autentici e coraggiosi ma che abbiamo bisogno di seminatori del Vangelo, ministri della Parola capaci di seminare il buon seme nel mondo.

Nel Vangelo c’è proprio questo appello alla preghiera: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Da Cristo ad oggi questo invito non si è mai arrestato. Sempre il Signore ha suscitato nel cuore la vocazione ad essere operai del vangelo, pescatori di uomini.  La Chiesa deve adoperarsi nella pastorale vocazionale. Nel giardino di Dio ci sono tutti i fiori ma ogni fiore ha bisogno di una cura specifica. Non possiamo curare solo alcuni fiori e lasciare gli altri.

Meravigliosa l’espressione con cui chiude il Vangelo di questo giorno: dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. L’uomo, spesso avvolto da mille affanni, ha bisogno di una certezza: Dio è vicino a te.

Lc 10,1-9
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Liturgia della Parola e commento al Vangelo del giorno – 26 Gennaio 2021

Liturgia della Parola e commento al Vangelo del giorno – 26 Gennaio 2021 (Santi Timoteo e Tito)

(Puoi consultare il video con il commento al Vangelo. In fondo all’articolo puoi consultare la catechesi sul Vangelo della Domenica)

Prima Lettura

2Tm 1,1-8Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno. Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te.
Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 95

RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

Alleluia.

Vangelo

Lc 10,1-9
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Carissimi, la memoria dei santi vescovi Timoteo e Tito ci invita a pregare Dio Padre, perché la Chiesa perseveri con coraggio nell’opera missionaria ed evangelizzatrice iniziata dagli apostoli. Diciamo insieme:
Donaci, Signore, il coraggio della testimonianza.

Per il popolo santo di Dio: porti ovunque il messaggio di salvezza del vangelo. Preghiamo:

Per i candidati all’ordine del diaconato e presbiterato: ricevano da Dio uno spirito di forza, coraggio e saggezza. Preghiamo:

Per quanti soffrono violenza e ingiustizie a causa del vangelo: siano aiutati dalla forza di Dio e sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo:

Per i capi delle nazioni: esercitano il loro mandato per il bene della comunità civile. Preghiamo:

Per quanti hanno incarichi di responsabilità nelle nostre comunità: siano in mezzo a noi come coloro che servono e amano. Preghiamo:

Signore Dio nostro, che arricchisci la tua Chiesa con una grande varietà di doni naturali e soprannaturali, esaudisci le nostre preghiere e fa’ che la tua salvezza si manifesti alle genti. Per Cristo nostro Signore. Amen.