In ginocchio per la pace. Momento di preghiera mondiale con Don Francesco Cristofaro

Ormai il conflitto tra Russia e Ucraina dura da diversi giorni. Tante vittime; tanti profughi; edifici rasi al suolo. Nessun segno di cedimento. Abbiamo impressi nei nostri occhi i volti e le lacrime di donne, uomini e bambini.  Il mondo invoca la pace e la fine di questa assurda guerra. Tante le iniziative di preghiera e di solidarietà portate avanti in tutta Italia e nel mondo. È stato Don Francesco Cristofaro, sacerdote noto a molti, conduttore radio-televisivo, parroco di Santa Maria Assunta in Simeri (Diocesi di Catanzaro-Squillace) a proporre – dapprima ai suoi parrocchiani e poi alle centinaia di migliaia di followers che lo seguono quotidianamente sui suoi profili social, dall’Italia e dal resto del mondo una giornata di preghiera: “in ginocchio per la pace” il prossimo 10 marzo, giorno in  cui inizia la novena in onore di San Giuseppe.

Sono già in migliaia ad aver aderito all’iniziativa anche da altri paesi oltre la nazione, Francia, Germania, Svizzera, Inghilterra, Canada, Stati Uniti. Don Francesco ha chiesto nella suddetta giornata di trovare ciascuno dei momenti in cui rifugiarsi nella preghiera e nella meditazione, implorando il dono della pace. Lui stesso durante la giornata proporrà sui suoi canali social (facebook, instagram, twitter, Youtube) degli spunti di riflessione e dei suggerimenti di preghiera.

Sarà lui stesso a guidare due momenti nello stesso giorno; previsti, infatti alle 15 la recita della coroncina alla Divina Misericordia e un momento di preghiera comunitario a conclusione dell’iniziativa. Alle 21 l’adorazione eucaristica per la pace. Dalla Chiesa di Simeri e in diretta sul canale YouTube Don Francesco Cristofaro.

Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!

Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen.
(Papa Francesco)

 

Santo del giorno – 25 Gennaio – Conversione di San Paolo

Nome: Conversione di San Paolo Apostolo

Titolo: L’adesione al cristianesimo

Ricorrenza: 25 gennaio

Tipologia: Festa


Uno dei più gloriosi trionfi della grazia divina é senza dubbio la conversione di S. Paolo, che la Chiesa celebra oggi con festa particolare.

S. Paolo era ebreo della tribù di Beniamino. Fu circonciso l’ottavo giorno dopo la nascita, e fu chiamato Saulo. Apparteneva, come il padre, alla setta dei farisei: setta la più rigorosa, ma nello stesso tempo la più recalcitrante alla grazia di Dio.

I suoi genitori lo mandarono per tempo a Gerusalemme, alla scuola di Gamaliele, celebre dottore in legge. Sotto questa sapiente guida. Saulo si abituò alla più esatta osservanza della legge mosaica. Questo zelo fu quello appunto che fece di Saulo il persecutore più terribile dei primi seguaci di Gesù.

Lo vediamo nella lapidazione di Stefano custodire le vesti dei lapidatori, non potendo far altro, non avendo l’età prescritta; egli stesso però lapidava nel suo cuore, non solo Stefano, ma tutti i Cristiani, avendo in mente una sola cosa: sradicare dalle fondamenta la
Chiesa di Cristo e propagare in tutto il mondo il Giudaismo.

Con questo zelo quindi non vi è niente da stupire se fu uno dei più fieri, anzi il più terribile ministro della persecuzione che infierì contro i Cristiani di Gerusalemme e ben presto fece scomparire i Cristiani che colà si trovavano; ma non pagò di ciò, chiese lettere autorizzative al Sommo Sacerdote, per poter fare strage dei Cristiani rifugiatisi in Damasco. Qui però il Signore l’attendeva: qui la grazia divina doveva mostrare la sua potenza.

Eccolo sulla via di Damasco, accompagnato da arcieri, spirante furore e vendetta. Ma d’improvviso, mentre galoppa, una luce fulgida lo accieca; una forza misteriosa lo sbalza da cavallo ed egli ode una voce dal cielo che gli grida: « Saulo, perchè mi perseguiti? ».
– Chi sei tu? – risponde Saulo, meravigliato e spaventato ad un tempo.
Ed il Signore a lui:
– Io sono quel Gesù che tu perseguiti.
– Che vuoi ch’io faccia, o Signore?
– chiede Saulo interamente mutato dalla grazia.
– Va’ in Damasco
– gli risponde il Signore colà ti mostrerò la mia volontà.

Saulo si alza, ma essendo cieco, si fa condurre a Damasco, dove rimane tre giorni in rigoroso digiuno e in continua orazione. Al terzo giorno Anania, sacerdote della Chiesa Damascena, per rivelazione di Dio, si porta nel luogo dove si trova Saulo, lo battezza e gli ridona la vista. Da quel momento Paolo è mutato da feroce lupo in docile agnello: la grazia di Dio opera in lui per formare il vaso di elezione, l’Apostolo delle genti.

Paolo, docile ai voleri di Dio, tanto crebbe nell’amore di Gesù, che arrivò a dire: « Chi mi separerà dalla carità del mio Gesù? forse la persecuzione? la fame? i sacrifici o la morte? Ah, no, né la vita, né la morte, né il presente, né il futuro saranno capaci di separarmi da quel Gesù per cui vivo, per cui lavoro e col quale sono crocifisso. Egli sarà la mia corona perché non sono io che vivo ma è Gesù che vive in me ».

PRATICA. Iddio permette nella Chiesa le persecuzioni affinché la sua vigna, potata, produca frutti più abbondanti (S. Agostino).

PREGHIERA. Dio, che con la predicazione del beato apostolo Paolo hai istruito il mondo intero, deh! fa’ che, mentre oggi veneriamo la sua conversione, per i suoi esempi veniamo a te.

MARTIROLOGIO ROMANO. Festa della Conversione di san Paolo Apostolo, al quale, mentre percorreva la via di Damasco spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, Gesù in persona si manifestò glorioso lungo la strada affinché, colmo di Spirito Santo, annunciasse il Vangelo della salvezza alle genti, patendo molto per il nome di Cristo.

(fonte: www.santodelgiorno.it )

La buonanotte di Don Francesco e la benedizione – 17 Gennaio 2021

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio. (Sal 39)

Questa sera vi saluto e vi benedico con le Parole del Salmo esortandovi alla speranza. Vi voglio bene.

 

Non perdere la catechesi del lunedi alle 17 e a seguire la Santa Messa delle 18. In diretta sul canale Youtube Don Francesco Cristofaro. Clicca sulla foto.

La buonanotte e la benedizione di Don Francesco – 9 Gennaio 2021

E’ l’ultima sera di ritiro spirituale. Siete stati sempre con me. Tra le meditazioni ho portato con me alcune delle vostre storie che salvo e raccolgo in un file. Ho imparato tante cose. Mi avete fatto sentire piccolo piccolo. Domani sera vi racconto qualcosa durante la Messa delle 18 in diretta. Ora vi benedico. Cliccate sul link per ascoltare…